COLORESCENZE. Artiste, Toscana, Futuro
La mostra riunisce dodici artiste, toscane di origine o di adozione, appartenenti a diverse generazioni e impegnate nella produzione di nuove forme e nuovi immaginari.
Il titolo, attraverso il riferimento al colore e alla conoscenza, è esemplificativo dello scopo dell'esposizione: unire e mostrare al grande pubblico universi differenti, ma mai così vicini come oggi (l’arte, la scienza e la sapienza).
Questo gruppo di artiste vuole racconta l'unicità del contesto toscano, caratterizzato da una presenza capillare di creatività che lo differenzia dalla concentrazione di altre regioni italiane.
La scelta di vivere in luoghi isolati o lontani dai principali circuiti artistici si riflette nella volontà di confrontarsi con un sapere situato, un sapere che trae ispirazione dalla propria quotidianità. Le opere traggono linfa dalle comunità di riferimento, dai materiali trovati – naturali o artificiali –, dalla possibilità di collaborare con maestranze artigiane e da una relazione dialogica con il paesaggio. Condividere saperi per superare la fragilità del singolo, scandagliare e ricostruire apocalissi senza timore, ma con precisione e punte di irriverenza, costruire forme allo stesso tempo minimaliste e barocche, creare alleanze tra specie, di esseri mostruosi e storie fantastiche – tutte queste azioni invitano a un’esperienza unica del tempo, dello spazio e della parola.
Il titolo, attraverso il riferimento al colore e alla conoscenza, è esemplificativo dello scopo dell'esposizione: unire e mostrare al grande pubblico universi differenti, ma mai così vicini come oggi (l’arte, la scienza e la sapienza).
Questo gruppo di artiste vuole racconta l'unicità del contesto toscano, caratterizzato da una presenza capillare di creatività che lo differenzia dalla concentrazione di altre regioni italiane.
La scelta di vivere in luoghi isolati o lontani dai principali circuiti artistici si riflette nella volontà di confrontarsi con un sapere situato, un sapere che trae ispirazione dalla propria quotidianità. Le opere traggono linfa dalle comunità di riferimento, dai materiali trovati – naturali o artificiali –, dalla possibilità di collaborare con maestranze artigiane e da una relazione dialogica con il paesaggio. Condividere saperi per superare la fragilità del singolo, scandagliare e ricostruire apocalissi senza timore, ma con precisione e punte di irriverenza, costruire forme allo stesso tempo minimaliste e barocche, creare alleanze tra specie, di esseri mostruosi e storie fantastiche – tutte queste azioni invitano a un’esperienza unica del tempo, dello spazio e della parola.
Note di accesso:
Accesso diretto dalla biglietteria e inserimento nel primo slot di visita disponibile.
Photo gallery