VIVONO
Prima mostra istituzionale che ricompone la storia dimenticata delle artiste e degli artisti italiani colpiti dalla crisi dell’HIV-AIDS.
Opere d’arte, poesie, paesaggi sonori e video si combinano a materiali d’archivio e memorie personali per delineare un possibile percorso che attraversa gli anni dal 1982 al 1996–dalla prima segnalazione di AIDS conclamato in Italia all’arrivo delle terapie antiretrovirali–restituendo l’urgenza e l’unicità di quel tempo.
La mostra è presentata nelle sale storiche del Centro Pecci che, tra il 1992 e il 1994, ha proposto numerose attività espositive, culturali e sociali per combattere lo stigma e la disinformazione intorno all’AIDS e che oggi conserva in Eccentrica, mostra permanente della collezione, Commemuro (1993), opera di Francesco Torrini a ricordo di amiche e amici morti a causa dell’AIDS.
In mostra anche opere di artiste e artisti internazionali, esposte in Italia già tra il 1982 e il 1996, che hanno avuto un impatto importante nella comunità artistica o nell’attivismo: i poster di Gran Fury, esposti alla Biennale del 1990 (e per la prima volta da allora ripresentati in Italia), si relazionano alle opere di Keith Haring; le tende di organza blu di Felix Gonzalez-Torres (presentate al Castello di Rivara nel 1991) convivono con i lavori di David Wojnarowicz e Walter Robinson, proposti a Milano da Corrado Levi nel 1984.
Opere d’arte, poesie, paesaggi sonori e video si combinano a materiali d’archivio e memorie personali per delineare un possibile percorso che attraversa gli anni dal 1982 al 1996–dalla prima segnalazione di AIDS conclamato in Italia all’arrivo delle terapie antiretrovirali–restituendo l’urgenza e l’unicità di quel tempo.
La mostra è presentata nelle sale storiche del Centro Pecci che, tra il 1992 e il 1994, ha proposto numerose attività espositive, culturali e sociali per combattere lo stigma e la disinformazione intorno all’AIDS e che oggi conserva in Eccentrica, mostra permanente della collezione, Commemuro (1993), opera di Francesco Torrini a ricordo di amiche e amici morti a causa dell’AIDS.
In mostra anche opere di artiste e artisti internazionali, esposte in Italia già tra il 1982 e il 1996, che hanno avuto un impatto importante nella comunità artistica o nell’attivismo: i poster di Gran Fury, esposti alla Biennale del 1990 (e per la prima volta da allora ripresentati in Italia), si relazionano alle opere di Keith Haring; le tende di organza blu di Felix Gonzalez-Torres (presentate al Castello di Rivara nel 1991) convivono con i lavori di David Wojnarowicz e Walter Robinson, proposti a Milano da Corrado Levi nel 1984.
Note di accesso:

Accesso diretto dalla biglietteria e inserimento nel primo slot di visita disponibile.
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