Immagine sala con Crocifisso

5 musei da visitare fuori dai sentieri battuti

Ven, 19/07/2024 - 11:12


Uno dei vantaggi offerti dalla Firenzecard è poter visitare alcuni dei musei fuori dai sentieri battuti, in aggiunta alla visita ai musei più “noti” e “canonici” come gli Uffizi. Utilizza la nostra pratica app per trovare tutti i musei intorno a te o consulta l'elenco sul sito web e troverai alcuni musei di cui forse non hai mai sentito parlare. Molti sono “case museo” che custodiscono collezioni private donate alla città di Firenze. Ma non lasciarti ingannare, questi collezionisti possedevano opere d'arte di grandissimo valore. Diamo un'occhiata a cinque musei che potresti voler visitare per una piacevole variazione lontano dalla folla.

 

Museo Horne



Alla sua morte, nel 1916, Herbert Percy Horne donò la sua collezione allo Stato italiano. Oggi il Museo Horne permette ai visitatori di ammirare il raffinato scrigno di dipinti e sculture collezionate. Come gli altri musei nati dal collezionismo ottocentesco a Firenze (come ad esempio il Museo Stefano Bardini e Palazzo Davanzati), visitare il museo Horne significa sia avere la possibilità di ammirare una dimora signorile sia poter osservare opere di grande valore. Horne aveva un particolarissimo “fiuto” nel trovare e collezionare opere di altissima qualità, come il piccolo dipinto di Santo Stefano opera nientemeno che di Giotto. Sono qui conservati anche oggetti di uso domestico splendidamente decorati come cassoni dipinti, ovvero scrigni che venivano spesso regalati in occasione di un matrimonio. Entrare nel museo Horne è come tornare indietro nel tempo; lo consigliamo vivamente.

 

 

Museo Stefano Bardini


Il Museo Stefano Bardini - da non confondere con Villa Bardini che è più in alto - non è per certi versi diverso dal Museo Horne, dal momento che anche questo museo nasce da una collezione privata. La differenza risiede nel fatto che, mentre Horne collezionava per passione, per Stefano Bardini il collezionismo era legato alla sua intensa attività di antiquario e mercante d’arte. Il palazzo in cui è ospitato il museo fu acquistato da Bardini e ristrutturato per diventare il suo “negozio” con un allestimento particolarmente curato, che si proponeva di ricontestualizzare le opere d’arte. Bardini lasciò la sua collezione al Comune di Firenze nel 1922. Bardini raccolse una collezione di “oggetti” d’arte, come cassoni o cassapanche dipinte, spalliere o mobili dipinti, piccole Madonne  devozionali, busti ed elementi architettonici risalenti ai secoli precedenti. L’allestimento denota il gusto eclettico del “principe degli antiquari”; particolare caratteristico è la tinteggiatura di molte pareti nel tipico blu, “blu Bardini”, utilizzata per mettere in risalto i singoli pezzi, ed imitata in tutta Europa.  

 

Casa Buonarroti

Il cognome di Michelangelo era Buonarroti, quindi puoi facilmente indovinare cosa troverai a Casa Buonarroti. Si tratta di una piccola ma ricca collezione, i cui pezzi forti sono due piccole opere del giovane Michelangelo che ti stupiranno. La Madonna della Scala e la Battaglia dei Centauri furono realizzate da Michelangelo in giovanissima età, tra i 15 e i 17 anni. Il giovane Michelangelo utilizzò due diverse tecniche di rilievo, che ci mostrano già l'immenso talento che l'artista svilupperà nel corso della sua lunga vita. Il museo si trova all’interno della casa acquistata da Michelangelo Buonarroti il Giovane che desiderava celebrare le ascendenze della famiglia. Nel XVII secolo fece decorare gli ambienti con scene volte a celebrare il suo antenato. La collezione comprende anche un nucleo di sculture antiche della famiglia e un importante archivio di disegni e modelli originali di Michelangelo, esposti a rotazione.

 

Marino Marini

Il Museo Marino Marini è un affascinante connubio di antico (l’architettura) e moderno (la pittura). La collezione è dedicata all’artista moderno pistoiese, Marino Marini (1901-1980), noto soprattutto per le sue grandi sculture a tema cavalli e cavalieri. Le sue opere sono custodite all'interno di una chiesa sconsacrata, dove moderni interventi hanno reso possibile la “trasformazione” dell'ampio spazio aperto a sede museale. Grazie alla vicinanza dell'ex chiesa al palazzo della famiglia Rucellai dall'altra parte della strada, il percorso museale comprende anche la Cappella Rucellai, che affidò all'architetto Leon Battista Alberti (1457- 67) la “costruzione” di una delle “meraviglie” del rinascimento fiorentino, il sacello del Santo Sepolcro.

 

Museo Stibbert



Situato in una zona residenziale collinare, raggiungibile a piedi o in autobus dal centro storico, il Museo Stibbert era un tempo la casa di un collezionista piuttosto eccentrico, l’inglese Frederick Stibbert (1838-1906), nato a Firenze. La collezione comprende un'ampia e celebre raccolta di armi, nonché costumi, oggetti di arredo e di arte applicata, arazzi e dipinti dal Cinquecento all’Ottocento, esposti in 60 sale, di diverse civiltà: europea, islamica, dell'Estremo Oriente, in particolare del Giappone. Notevole la Sala della Cavalcata, dove sono schierati a grandezza naturale cavalieri europei e orientali, mentre la sezione giapponese oltre ad armi e armature comprende bronzi, costumi, lacche: è una delle più importanti al mondo fuori dal Giappone. Il grande parco che circonda la villa, decorato con padiglioni, statue, false rovine e perfino un piccolo tempio egizio, riflette lo stile eccentrico del collezionista.