La mostra presenta per la prima volta in un museo italiano l'opera dell'artista statunitense Louis Fratino, che ha saputo conquistare un grande consenso pubblico a livello globale.
Esposti dipinti, sculture e opere grafiche ispirate alla tradizione artistica italiana del Novecento, che raccontano come Fratino abbia aggiornato, attraverso un immaginario queer e omoerotico, i grandi temi della storia della pittura: dal ritratto, al paesaggio, al nudo, alla natura morta, interrogandone la validità nel XXI secolo.
In occasione di Satura, Fratino presenta inoltre dodici nuovi dipinti di diverse dimensioni, caratterizzati da scenografie suntuose, paesaggi, nature morte, ambienti domestici, ritratti e momenti di intimità. Un nucleo pittorico che consente un ulteriore approfondimento dei temi tipici della sua produzione, come il corpo nudo disteso, il ritratto di famiglia, la natura, l’erotismo e il sesso, mettendo in luce motivi da sempre presenti nell’opera dell’artista, sin dai suoi primissimi lavori.
La rassegna si concentra in particolare sulla relazione esistente tra la ricerca di Fratino e l’Italia, solo in parte ispirata dai propri antenati nati in Molise. Il Paese ha offerto all’artista un’ampia serie di temi, immaginari e sensibilità, creando ponti tra le relazioni, gli affetti, i paesaggi e permettendogli in ultima analisi di riflettere sulla propria arte.
Con questa mostra il Centro Pecci conferma ancora una volta la sua vocazione di centro culturale internazionale.