Visioni di miti e riti etruschi a Firenze
La mostra presenta quattro lastre dipinte intere, risalenti alla fine del VI secolo a.C. e recuperate a Cerveteri nel 2019 dalla Guardia di Finanza.
Le lastre, probabilmente prodotte per decorare le pareti di un tempio, raffigurano scene mitologiche. In particolare:
• Una lastra raffigura il duello tra Achille e Pentesilea. L’eroe greco a sinistra, racchiuso in una pesante armatura, si ripara dietro lo scudo e si prepara a colpire la regina delle Amazzoni, che si scaglia verso di lui brandendo una spada insanguinata.
• Un’altra raffigura un uomo che brandisce un ramo dalle foglie dorate mentre insegue una donna dalla chioma riccia armata di arco. Le due figure potrebbero rappresentare Apollo e Artemide con i rispettivi attributi divini, oppure la vergine cacciatrice Atalanta sfidata alla corsa dal suo futuro sposo Melanione, che vinse la gara lasciando cadere tre mele d’oro per distrarla.
• Un’altra ancora raffigura il Giudizio di Paride. Il messaggero degli dèi Hermes, dalle ali variopinte e con in mano uno scettro, precede Hera, prima delle tre dee in “gara” per scegliere la più bella tra loro. In origine le altre due dee, Atena e Afrodite, e il giovane Paride chiamato a giudicare erano raffigurati su due lastre adiacenti, purtroppo andate perdute.
• Infine, sull’ultima lastra è raffigurato un giovane sacerdote dai capelli lunghi che ha appena completato un rito di divinazione osservando gli uccelli con il lituo, ovvero il bastone ricurvo che tiene sulla spalla, e sta comunicando la volontà degli dèi al suo compagno, il quale si affretta tenendo in mano un ramoscello con dei frutti rossi.
Le lastre, probabilmente prodotte per decorare le pareti di un tempio, raffigurano scene mitologiche. In particolare:
• Una lastra raffigura il duello tra Achille e Pentesilea. L’eroe greco a sinistra, racchiuso in una pesante armatura, si ripara dietro lo scudo e si prepara a colpire la regina delle Amazzoni, che si scaglia verso di lui brandendo una spada insanguinata.
• Un’altra raffigura un uomo che brandisce un ramo dalle foglie dorate mentre insegue una donna dalla chioma riccia armata di arco. Le due figure potrebbero rappresentare Apollo e Artemide con i rispettivi attributi divini, oppure la vergine cacciatrice Atalanta sfidata alla corsa dal suo futuro sposo Melanione, che vinse la gara lasciando cadere tre mele d’oro per distrarla.
• Un’altra ancora raffigura il Giudizio di Paride. Il messaggero degli dèi Hermes, dalle ali variopinte e con in mano uno scettro, precede Hera, prima delle tre dee in “gara” per scegliere la più bella tra loro. In origine le altre due dee, Atena e Afrodite, e il giovane Paride chiamato a giudicare erano raffigurati su due lastre adiacenti, purtroppo andate perdute.
• Infine, sull’ultima lastra è raffigurato un giovane sacerdote dai capelli lunghi che ha appena completato un rito di divinazione osservando gli uccelli con il lituo, ovvero il bastone ricurvo che tiene sulla spalla, e sta comunicando la volontà degli dèi al suo compagno, il quale si affretta tenendo in mano un ramoscello con dei frutti rossi.
Informazioni:
Note di accesso:
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Accesso diretto dalla biglietteria e inserimento nel primo slot di visita disponibile.
L'ultimo ingresso è 45 minuti prima della chiusura.
Ingresso gratuito ogni 1° domenica del mese; accesso prioritario sospeso.
Photo gallery