Il singolare edificio gotico del Trecento, nel cuore più antico di Firenze, è a metà strada tra la Cattedrale di Santa Maria del Fiore e il Palazzo della Signoria. 
L’importante complesso architettonico di Orsanmichele ospita al pianterreno 
l’oratorio intitolato a San Michele in Orto (da qui il nome), frutto della trasformazione dell’originaria loggia del mercato del grano, sovrastata da due grandi saloni destinati ad ospitare i magazzini dei cereali, voluti dal Comune di Firenze per garantire il nutrimento alla città ed evitare carestie.
L’antica immagine della Madonna qui venerata e andata persa nel corso del tempo, viene rievocata nella Madonna col Bambino, dipinta da Bernardo Daddi (1347), e incorniciata dal grandioso tabernacolo marmoreo di Andrea di Cione detto l’Orcagna (1359). La decorazione interna della chiesa presenta un ciclo di affreschi delle volte (1389-1400 circa), raffiguranti i personaggi delle tre epoche della storia biblica, mentre sui pilastri si trovano rappresentati i santi protettori delle Arti (corporazioni di arti e mestieri).
Si deve proprio alle Arti fiorentine la commissione delle statue dei loro santi patroni da collocare nelle edicole lungo il perimetro esterno dell’edificio. Oggi, le sculture originali sono state sostituite, per ragioni conservative, da copie e le opere originali sono state trasferite nel museo al primo piano, che rivela una straordinaria galleria della scultura monumentale in bronzo e in marmo del Rinascimento, con capolavori di Lorenzo Ghiberti, Donatello, Nanni di Banco, Andrea del Verrocchio, e Giambologna.
Al secondo piano, dalle sue grandi bifore si ammirano splendide vedute della città.
L’intero Museo è stato riallestito a gennaio 2024; un importante lavoro mirato alla conservazione, realizzato mediante la pulitura capillare delle pitture nella Chiesa e delle opere scultoree. 
Oltre a nuovi supporti studiati per le statue, è stata realizzata una serie di pannelli esplicativi che completano la visita, raccontando ai visitatori le vicende che fino ad oggi hanno coinvolto il Complesso di Orsanmichele.