Un itinerario all'insegna della spiritualità a Firenze
Ven, 19/07/2024 - 11:01
Un modo per scoprire la storia e l'arte di Firenze può essere percorrere un itinerario incentrato sul profondo legame tra spiritualità e arte nella culla del Rinascimento. All'inizio dell'età moderna le chiese avevano un ruolo centrale nella vita cittadina e ricevevano molte donazioni per il loro abbellimento volto sia a glorificare Dio che a dimostrare il potere e l'influenza del finanziatore e della sua famiglia. La maggior parte delle “testimonianze” della Firenze spirituale sono chiese cattoliche, anche se in città si può ammirare anche una sinagoga la cui cupola di rame svetta imponente nello skyline fiorentino. Tutti i luoghi di culto che vi proporremo di visitare, ovviamente inclusi nella Firenzecard, sono ancora oggi luoghi di preghiera; le basiliche più grandi hanno riservato uno spazio dedicato alla preghiera, a cui si può accedere liberamente se si vuole pregare. Pertanto, vi ricordiamo di verificare sempre gli orari, perché durante le festività religiose potrebbero essere chiusi al pubblico; la Sinagoga è sempre chiusa alle visite il sabato, giorno dedicato al riposo e alla preghiera.
Basilica di Santa Croce
La Chiesa di Santa Croce in Firenze è di proprietà del Fondo Edifici di Culto, amministrato dalla Direzione centrale degli affari dei culti e per l'amministrazione del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell'Interno
Volendo iniziare il nostro itinerario con uno dei più antichi simboli monumentali della Cristianità a Firenze, Santa Croce è un buon punto di partenza, dopo il Battistero e la Chiesa di San Miniato al Monte, che risalgono a circa duecento anni prima. Una delle particolarità della Basilica di Santa Croce è l'essere “cresciuta” insieme alla comunità francescana sua fondatrice, una presenza sempre più influente sulla vita dell’intera città nel Quattrocento. Nel 1228, quando Francesco fu proclamato santo a due anni dalla sua morte, viene nominata per la prima volta la chiesa di Santa Croce. Nella Cappella Bardi, affrescata da Giotto, troviamo raccontate le storie della vita di San Francesco, che si caratterizzano per uno stile più umano, perfettamente in linea con il pensiero francescano, e che avrebbe determinato il tono della pittura naturalistica del tardo Rinascimento. La chiesa subì un'importante ristrutturazione sotto la direzione di Giorgio Vasari nel XVI secolo, e nell'Ottocento Santa Croce si trasformò da Pantheon cittadino a “Pantheon delle glorie italiane” accogliendo al suo interno tombe e monumenti di tanti personaggi illustri, da Michelangelo a Machiavelli.
Basilica di Santa Maria Novella
Dall'altra parte della città rispetto a Santa Croce, possiamo visitare un altro grande complesso conventuale, Santa Maria Novella, legato ad un altro importante ordine mendicante, i domenicani, che nel XIV secolo si distinsero nello studio della filosofia, della teologia e della Sacra Scrittura, nonché in quello della matematica e dell’astronomia tanto che il convento fiorentino divenne ben presto un punto di riferimento per la vita cittadina, grazie alla cultura dei suoi frati e al loro impegno accademico, ma anche grazie al loro coinvolgimento nella vita politica cittadina. La grande chiesa, le sue numerose cappelle laterali, i chiostri monumentali, la sala capitolare, il refettorio rendono questo complesso uno dei centri culturali più grandi della città, con almeno 800 anni di storia da scoprire, quindi vi raccomandiamo di concederti due ore per la visita! Forse il cosiddetto Cappellone degli Spagnoli (che era la sala capitolare dell'ordine) con i suoi affreschi è il luogo migliore per poter cogliere la differenza tra “lo stile francescano”, che avrete visto con Giotto a Santa Croce, e quello decisamente più strutturato, lineare o dogmatico preferito dai domenicani.
Museo di San Marco
Sebbene ufficialmente chiamato Museo di San Marco, questo spazio è in realtà un convento rinascimentale appartenente, all'epoca, all'ordine domenicano. Il convento fu fondato nel 1436 e costruito su progetto dell'architetto Michelozzo (l’architetto della famiglia Medici). Durante il Rinascimento il convento ebbe un ruolo chiave nella vita religiosa e culturale della città, avendo come priore dal 1491 Fra’ Girolamo Savonarola, che nel giro di pochi anni passò da un’irresistibile ascesa politica e religiosa alla tragica condanna per eresia, considerato tutto e il contrario di tutto – profeta apocalittico, agitatore politico, fustigatore della “tirannia” medicea, oscurantista, riformatore religioso e sociale, crociato contro ogni forma di mondanità e paganesimo, sostenitore del bene comune. San Marco offre l'opportunità davvero unica di ripercorrere gli spazi in cui vivevano e pregavano i frati. La vostra visita inizierà al piano terra dove potrete visitare il chiostro che dà accesso ad ambienti come il refettorio, dove i frati mangiavano, e la sala capitolare, dove si tenevano le riunioni. Tuttavia è al piano superiore che si possono ammirare dei veri capolavori, ovvero le singole celle dei frati ciascuna decorata con affreschi del Beato Angelico. Questi piccoli affreschi avevano lo scopo di far concentrare la mente del frate sulla storia raffigurata, per aiutarlo nella meditazione. Questo a testimonianza del fatto che ciò che noi oggi ammiriamo come “opera d’arte” aveva in realtà non uno
scopo “estetico” ma funzionale e, nel caso delle celle di San Marco, gli affreschi non vanno letti come decorazioni, ma come aiuto alla meditazione, e costituiscono un vero e proprio esercizio spirituale.
Sinagoga di Firenze
La Sinagoga di Firenze fu inaugurata nel 1882, qualche anno dopo l’Emancipazione degli ebrei italiani, avvenuta nel 1861 con la proclamazione dell’Unità d’Italia.
L'edificio riccamente decorato è ancora il centro della vita ebraica in città, con il suo asilo e i vicini ristoranti Kosher. Oltre una ringhiera in ghisa, immersa in un rigoglioso giardino, la sinagoga e il Museo Ebraico ospitano una straordinaria collezione di oggetti e arredi di devozione domestica e privata, che illustrano momenti salienti delle festività religiose e della vita di un ebreo.
La Sinagoga è uno degli esempi più significativi in Europa dello stile esotico moresco con elementi arabi e bizantini, che caratterizza sia l’esterno che gli interni.
Oltre a questi importanti luoghi che fanno parte del circuito Firenzecard, il vostro itinerario alla scoperta dei luoghi spirituali di Firenze potrebbe includere anche alcune chiese più piccole con ingresso gratuito. La chiesa di Santa Trinita in via Tornabuoni era una delle più importanti per i fiorentini e la sua visita vi fa compiere un viaggio nella storia della città e nelle vicende dei suoi cittadini attraverso gli affreschi del Ghirlandaio. È davvero piacevole a volte curiosare in qualcuna delle piccole chiese parrocchiali che incontrerete passeggiando per le strade della città; vi troverete sempre silenzio e pace, un posto accogliente per meditare. Oppure potreste essere interessati alle comunità e alle architetture più moderne delle confessioni non cattoliche presenti a Firenze: c’è una chiesa anglicana (la chiesa di San Marco, di fine Ottocento, decorata in stile preraffaellita) e anche una chiesa ortodossa (la chiesa della Natività di Cristo costruita alla fine del XIX secolo in stile barocco russo).